Diritto alla casa: i candidati a Sindaco ci dicano la loro
I dati relativi al bisogno di abitazione nella provincia di Como, elaborati dal sindacato degli inquilini della CISL – Sicet dei Laghi – e pubblicati ieri sul quotidiano La Provincia, sono a dir poco eclatanti. In provincia, nel corso del 2023, le domande di abitazioni ALER ( vale qui la pena ricordare come ALER dovrebbe essere “lo strumento del quale la Regione e gli enti locali si avvalgono per la gestione unitaria dei servizi abitativi pubblici e per l’esercizio delle proprie funzioni nel campo delle politiche abitative, con particolare attenzione alla loro funzione sociale” (L.R. 16/2016, art. 1, c. 2)) sono state 1.104 mentre solamente 131 alloggi risultano “assegnabili”, il che significa che solamente il 12% del fabbisogno trova oggi potenziale risposta.
I numeri diventano poi impietosi riferendosi a Cantù: 233 le domande avanzate nel 2023 a fronte di 22 alloggi disponibili per l’assegnazione, nemmeno il 10%.
Il problema non è certo semplice, le difficoltà insite nel sistema sono ai più note, l’elevato numero di casi di morosità degli assegnatari (86% degli sfratti emessi) non fa che incrementare l’inefficienza della misura; lo stato di deperimento e le conseguenti opere riparatorie degli alloggi assegnati all’ordine del giorno; la ristrettezza delle risorse economiche pubbliche famosa. Tuttavia, quello all’abitazione è un diritto fondamentale per tutti, che va quindi garantito, perseguito con la massima priorità; non subordinato a criteri, ragionamenti e calcoli, anche quando costosi o scomodi.
In queste ultime battute della campagna elettorale, a partire dal “faccia a faccia” tra i tre candidati a sindaco della nostra città previsto lunedì prossimo, i canturini e i canturini tra i più fragili, come gli aventi diritto agli alloggi pubblici, necessitino di conoscere le soluzioni da loro individuate per questa ulteriore piaga della nostra città.