Se chi governa è tra i primi a non rispettare le leggi …..

La “provocazione” sull’offerta di Santa Maria alla comunità musulmana per le celebrazioni del Ramadan oltre ad aver raggiunto l’obiettivo di richiamare l’attenzione sulla nota controversia con l’Amministrazione comunale, ha addirittura scomodato la Europarlamentare leghista Silvia Sardone che ha postato un video realizzato a Cantù in compagnia del Sottosegretario Molteni. In linea con le altre numerose velenosità che riempiono il suo seguitissimo (sigh!) profilo Facebook, oltre a ribadire il “mai” alla moschea a Cantù – che moschea non è vale la pena ricordarlo – reagisce alla proposta “della sinistra” (???) precisando che “tutti i cittadini devono rispettare le regole” chiedendosi se “le regole valgono solo per alcuni e non per altri”. Concetto ribadito dal Molteni che invocando la non sottoscrizione dell’intesa con lo Stato italiano (articolo 8 della costituzione) riafferma che ai musulmani “nulla è dovuto”.

Ora, i casi sono due: o le sentenze dei Tribunali Amministrativi Regionali e della Corte europea dei diritti dell’uomo non sono considerate “norme” oppure, ha ragione la Sardone quando afferma che le regole valgono solo per alcuni. E che il dubbio si annidi tra europarlamentari, membri di governo e amministratori locali mette semplicemente i brividi.

Gli stessi brividi provati per le dichiarazioni della giunta canturina a fronte della denuncia in Consiglio comunale del Consigliere pentastellato Rosario Enea circa il non rispetto della Legge 113/1992 – quella che impone a tutti i Comuni sopra i 15mila abitanti di mettere a dimora un albero per ogni nuovo nato. A Cantù, a fronte di oltre 1.300 neonati venuti alla luce negli ultimi 5 anni sono stati piantati 210 nuovi alberi.

Candidamente ammettere che “la normativa non è stata assecondata in maniera rigorosa …. ma che l’attenzione al verde è stata garantita”, come dichiarato dall’Assessore delegato Metrangolo, mi porta per una volta a concordare con le linea della leghista Sardone quando si chiede appunto se le norme valgono per tutti o solo per alcuni.

Un modo di pensarla alla Marchese del Grillo: “perché io so’ io e voi non siete un cazzo”!

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