Politica

G7 ambiente - chi si accontenta gode ..... così così
Lunedì e martedì scorsi si è tenuto nella favolosa Reggia di Venaria l’incontro dei Ministri dell’Ambiente dei 7 Paesi più industrializzati del mondo ospitato dal Governo italiano nelle vesti di presidente di turno del “G7” per il 2024. I problemi e le questioni sul tavolo, facile pensare anche per i meno informati, hanno una portata inimmaginabile per noi tutti in considerazione della straordinaria valenza e delle conseguenze determinanti che hanno ambiente, clima, energia e biodiversità sul futuro del nostro pianeta. Per più di dieci anni ho partecipato di persona agli

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Questa povera Europa e noi europei meritiamo di più
Fra poco più di un mese andremo a rinnovare il Parlamento e, di conseguenza, la nuova leadership di questa povera Europa. Povera. In cerca di memoria, di politica, di visione. Questa Europa fonda sull’utopia di una pace perseguibile e duratura dei padri fondatori, oggi squassata nei baluardi eretti contro le logiche di guerra e sopraffazione. Mezzo secolo di pace è stato sprecato in continue critiche ed accuse di nostalgici nazionalisti e di impenitenti qualunquisti che tutto hanno fatto e continuano a fare pur di impedire l’affermazione dell’inevitabile corso della storia

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Elezioni 2024: un giro di boa da brivido
Mai come di questi tempi, le istituzioni sovrannazionali e il multilateralismo sono sotto attacco. Mai come in questi giorni, l’impianto di governance globale che ha retto per quasi un secolo, dal secondo dopoguerra ad oggi, appare come in crisi, indebolito, messo in discussione e, di fatto, sconfessato. Le Nazioni Unite, perfino nella persona della sua più alta carica, vengono accusate di parteggiare per una delle due parti in conflitto in Medio Oriente. La NATO, ancorché istituzione di parte, è attaccata dal possibile futuro leader del suo maggior azionista. L’Unione Europea

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La protesta degli agricoltori tra giustizia e ipocrisie
La protesta degli agricoltori europei è una battaglia sacrosanta. Piena di ragioni. Supportata, come tutte le battaglie combattute da un popolo per la sua sopravvivenza, da enormi, condivisibili, giuste motivazioni. Quelle motivazioni che hanno a che fare con un futuro incerto, fosco, insostenibile. Una battaglia che in Italia avrebbe dovuto iniziare molto prima. Prima che degenerassero a tal punto le condizioni nelle quali si trovano oggi migliaia di famiglie che da decenni si vedono ripagare un lavoro duro, faticoso, ingrato, con un tradimento della politica che ha tracciato le sorti

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ONU e multilateralismo alla mercé dei potenti
La sospensione dei finanziamenti all’Agenzia ONU per i Rifugiati Palestinesi (UNRWA) è decisione assurda, ingiusta, pretestuosa e disastrosa. Il fatto che, ad oggi e con il rischio di rapido incremento, siano ben 10 gli Stati che hanno deciso in tal senso – Australia, Austria, Canada, Finlandia, Germania, Giappone, ITALIA, Paesi Bassi, Regno Unito, USA - conferma come il multilateralismo sia tutt’altro che consolidato, che la consapevolezza circa l’irrinunciabilità a entità sovrannazionali in grado di governare fenomeni sempre più globali ed interdipendenti, che nazionalismi e becere nostalgie revansciste sono gli alibi

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Legge sul "Fin di vita", autonomie e libertà di coscienza
La mancata approvazione della legge regionale in Veneto sul “fine vita” ripropone molte questioni, infiniti dilemmi e non pochi turbamenti. Tre sono quelli che turbinano nei miei pensieri provocati dalle complesse implicazioni di ordine etico e dagli ancor più complicati risvolti giuridici. Il primo di questi lo lascio volentieri a chi con maggiori competenze, ma ripromettendomi di seguirne le evoluzioni che, di certo, non mancheranno nel prossimo futuro. La portata del problema, la caparbietà dei promotori di questa possibilità da essi considerata un diritto, la valenza delle prospettive legislative per

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