Lettera aperta al Sindaco Galbiati

Gentile Sindaco

Le mie congratulazioni per la sua rielezione a Sindaco di Cantù sono sincere. Come altrettanto sincera è la sollecitazione che mi permetto di indirizzarle alla vigilia dell’insediamento del nuovo Consiglio comunale e dell’avvio del nuovo quinquennio di amministrazione che i cittadini hanno voluto affidarle, in coerenza con quanto sollecitato con “l’Appello ai canturini” promosso a maggio 2023 e sottoscritto da oltre 100 nostri concittadini.

I risultati delle scorse elezioni amministrative sono eloquenti sia dal punto di vista dei risultati elettorali sia, e questa è la cosa che più mi preme evidenziare, da quello della significativa quantità di cittadini che hanno deciso di non esercitare il loro diritto/dovere di determinare gli equilibri del governo della città.

Sono certo che concorderà nel valutare con grande preoccupazione questo fenomeno che fatica nel trovare forme di contrasto, come evidenziano le crescenti percentuali registrate negli ultimi anni.  Così come sono altrettanto certo di trovare il suo consenso nel considerare il fenomeno dell’astensionismo come un vulnus democratico che deve riguardare l’insieme delle forze politiche cittadine, oltre che nazionali, siano esse uscite dalle urne da vincitrici o da minoranza.

Essere Sindaco di tutti, come da lei apprezzabilmente confermato in campagna elettorale, vuol dire anche farsi carico della partecipazione attiva dei cittadini compresi i numerosi che non credono più nell’importanza della vita comunitaria, né ritengono di poter incidere sul futuro della città esercitando l’elettorato passivo loro concesso di diritto dalla nostra Costituzione e connaturato con qualsivoglia assetto democratico delle comunità.

Essere Sindaco comporta anche l’onere e la responsabilità di farsi carico di questo problema a garanzia che, da oggi in poi, Cantù possa fungere da propulsore ed esempio per il territorio di un modo diverso di amministrare le città estendendo il ruolo di leader, ad essa già riconosciuto in altri comparti della vita sociale e produttiva, ai meccanismi gestionali e decisionali dell’amministrazione cittadina.

Sono altrettanto certo che la sua attivazione in tale direzione non si farà attendere e potrà contare, lo affermo con auspicata convinzione, sulla piena collaborazione delle minoranze presenti in Consiglio comunale, delle numerosissime realtà sociali attive nella nostra città e di un numero crescente di canturini che da questa necessaria convergenza di impegno ritroveranno il senso e la voglia di esercitare una cittadinanza attiva così necessaria per il bene di Cantù.

Per quanto mi è dato e sin dove consentito, non farò mancare il mio contributo al raggiungimento di questo obiettivo per il quale, a partire dal Consiglio comunale convocato per venerdì 28 giugno, la sua personale attivazione e quello della Giunta che si insedierà nei prossimi giorni saranno fattori determinanti.

Buon lavoro.

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