Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei

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Uno dei grandi amici di Matteo Salvini è l’attuale Presidente della Repubblica del Brasile, Jair Bolsonaro. Tutti ricordiamo l’esultanza del leader leghista all’elezione del più sanguinario Presidente del XX secolo postando sul proprio sito facebook:”Buon lavoro al Presidente Jair Messias Bolsonaro, l’amicizia tra i nostri Popoli e i nostri Governi sarà ancora più forte !!!“.  

Meglio ricordare che Bolsonaro è colui che ha lasciato decimare la sua popolazione dalla Pandemia; che ha sterminato senza scrupoli intere comunità indigene; che ha ripristinato gli squadroni della morte nella Favelas popolari; che inneggia alle pulizie etniche e collude con i peggiori speculatori; che si vanta nell’aver pubblicamente dichiarato nel settembre 2020: “ si sa che le ONG non hanno voce in capitolo con me. Sono risoluto con queste persone, ma non posso ancora uccidere questo cancro che sono la maggior parte delle ONG”.

Un recente rapport di Green Peace, “Dangerous man, dangerous deals”, rivela che “da quando Jair Bolsonaro è diventato presidente del Brasile, nel 2019, la deforestazione amazzonica è aumentata del 75,6 per cento, gli allarmi per gli incendi forestali sono cresciuti del 24 per cento e le emissioni di gas serra del Paese sudamericano sono aumentate del 9,5 per cento”. Senza dimenticare come, piccolo particolare, a cotanta irresponsabilità globale vada aggiunta quella nei confronti delle comunità indigene locali sterminate con queste azioni criminali.

Del resto, le altre frequentazioni del leader leghista con i leader più nazionalisti, razzisti e antieuropeisti non lasciano dubbi in merito al vero pensiero che contraddistingue una certa cultura politica. Il fatto che chi inneggia a simili personaggi possa oggi essere decisivo per la scelta del Presidente italiano fa tremare le vene. La tattica di presentarsi come l’uomo del buon senso e paladino del bene del Paese sembra ancora ammaliare molti italiani che, spero, tornino presto a ponderare con obiettività le proprie scelte.

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