RIGHT LIVELIHOOD AWARD: i premiati 2021
Il Right Livelihood Award, istituito nel 1980 per premiare e far conoscere persone che nel mondo lottano “dal basso” e in prima persona per la pace, la dignità, la sostenibilità e la giustizia di tutti, è ormai riconosciuto come il “Nobel alternativo” della resilienza mondiale.
Quest’anno, quattro persone sono state scelte dalla giuria internazionale del Premio tra le oltre 100 candidature inviate. Il loro impegno sono un monito, un esempio e una testimonianza per tutti. Quest’anno sono:
Marthe WANDOU – Camerun: prima camerunese a ricevere il riconoscimento, è stata scelta “per aver costruito un modello comunitario di protezione per i bambini a fronte del crescente terrorismo e della violenza sulle donne nella regione del Lago Chad in Camerun”. La sua organizzazione è la Action Locale.
Vladimir SLIVYAK – Russia: mentre il Presidente Putin diserta la Conferenza sul clima di Glasgow 2021, Valdimir conitinua a “difendere l’ambiente e mobilitare le organizzazioni di opposizione (al regime di Putin n.d.r.) contro le industrie del nucleare e del carbone in Russia”. La sua organizzazione è Ecodefense.
Freda HUSON – Canada: nativa americana, lascia tutto per tornare a vivere “in contatto con la terra”. Dalla sua casa di legno nella foresta canadese, Freda riceve il premio per “la sua instancabile dedizione nel reclamare la cultura del suo popolo (il popolo Wet’suwet’en) e per difendere le sue terre dai disastrosi progetti degli oleodotti”.
LIFE (Legal Initiative for Forest and Environment) – India: organizzazione di avvocati indiani fondata nel 1980 che si batte tenacemente per “il suo approccio dal basso per dar potere alle comunità locali vulnerabili, proteggere la loro sopravvivenza e rivendicare il loro diritto ad un ambiente pulito”.