Siamo ancora all’epopea dei “treni a vapore”  

Un danno ad una rotaia causato, secondo i tecnici di Trenord, da “improvviso abbassamento delle temperature”, cosa insolita a dicembre (!), blocca la linea Camerlata-Como: l’unico mezzo sostitutivo fornito per l’occasione, un treno a due piani che però, incredibile ma vero (!), troppo alto per passare sotto le gallerie della linea Como-Chiasso. Un treno, o meglio il solo vagone che viaggia sulla Como-Lecco, stracarico di pendolari in esso quotidianamente ammassati,  “slitta” ed è obbligato ad interrompere la corsa per il gelo nel tratto in “salita” della Como-Lecco, non della linea rossa del Bernina (!) – e qui non arriva in soccorso nemmeno il treno troppo alto. Alla stazione di Cantù Cermenate, le coincidenze tra i treni Milano-Chiasso e le autolinee che portano in centro a Cantù non sono coordinate, a volte di pochissimi, assurdi minuti – sarà per incentivare l’utilizzo dell’annunciata pista ciclabile (?). Risultato: tutti a casa a riprendere l’auto; tutti, nel pieno diritto per potersi recare sui luoghi di lavoro e studio, a incrementare il traffico locale già al collasso. Sarà il caso che oltre andare in cerca delle triplicate risorse per la Canturina bis, si faccia subito qualcosa di utile ed efficace per un trasporto pubblico da paperopoli.  

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