Cure sanitarie: il dilemma del canturino (e non solo)

A volte, anche ad un canturino capita di avere necessità di cure ospedaliere. Ora, visto che l’Assessore alla sanità del Pirellone ha dovuto ammettere la necessità di ricorrere a personale straniero per garantire l’organico necessario al funzionamento delle strutture ospedaliere lombarde e considerato che ciò non solo sarà la normalità di un prossimo futuro, ma già ora realtà di fatto, mi chiedevo: se, come nel caso del Val Duce di Como, a riceverlo al Pronto Soccorso c’è un medico di nome David Carrizzales, se in sala operatoria l’anestesia gli sarà praticata da un’infermiera di nome Xiomi Yancaya Hernandez, se in rianimazione lo assiste Shirley Rodriguez e in corsia lo accudisce Virginia Laime Siacara cosa farà quel canturino DOC? Cambia ospedale ricercando l’esperienza brianzola, ma accettando le conseguenze dei tempi infiniti delle liste di attesa di questo magnificente sistema sanitario lombardo oppure (scelta consigliata) cambia idea sugli stranieri e si convince, o quantomeno si rassegna, della loro insostituibilità, si augura che altri possano venire a mantenere in piedi i nostri servizi essenziali e si consegna a “mani straniere”?  …… Chissà!!  

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