Cernobbio: si al gotha economico; no alla società civile

 / 

La notizia è di quelle che fa riflettere: Cernobbio conferma l’autorizzazione allo svolgimento del “Forum Ambrosetti” e, contemporaneamente, la nega a “L’ Altra-Cernobbio” di Sbilanciamoci.

Partiamo dal “chi sono” i due soggetti in ballo.

Dal 1975, The European House Ambrosetti – un gruppo di oltre 300 professionisti al servizio dell’imprenditoria nazionale ed internazionale con sede a Milano – organizza il Forum di Cernobbio. Giunto alla sua 47° edizione, il Forum è indubbiamente uno dei luoghi più autorevoli in campo economico, partecipato da personalità, rappresentanti istituzionali e di governo, esperti e “guru” dell’economia internazionale. Appuntamento fisso per “quelli che contano”, o per chi vuole provare a farlo, l’annuale meeting organizzato nella prestigiosa Villa d’Este sul Lago di Como resta un punto di riferimento per il gotha politico-economico.

Sbilanciamoci, è una Campagna nata nel 1999 che oggi conta sull’adesione di 51 organizzazioni nazionali di società civile “impegnate sui temi della spesa pubblica e delle alternative di politica economica, con un’attenzione particolare alle questioni del lavoro, fisco, pace e disarmo, ambiente, scuola, università e ricerca, inclusione e accoglienza dei migranti, finanza etica, cooperazione internazionale, commercio equo, economia sociale e solidale”. I numerosi dossier curati e le molteplici iniziative promosse da Sbilanciamoci, comprendono, tra i più noti, la “Controfinanziaria” con la quale, ogni anno, una significativa rappresentanza della società civile italiana, in occasione dell’iter di discussione della Legge di Bilancio, avanza proposte concrete per investimenti diversi ed alternativi delle risorse pubbliche in favore di diritti, pratiche di non violenza, difesa dei più deboli, riequilibrio delle disparità socio-economiche del nostro Paese.

In tale contesto, nel 2003, all’indomani dell’entrata in guerra dell’Italia in Iraq, la campagna Sbilanciamoci ha avviato in quel di Bagnoli la serie di Forum alternativi a quelli dell’alta finanza mondiale convocata da Ambrosetti. Il tema della prima edizione, giusto per togliere ogni equivoco, fu: ”L’impresa di un’economia diversa, pace, ambiente, diritti per un’alternativa al neoliberismo”. Il “Corviale” a Roma, Bari, Porto Marghera, Lamezia Terme e Torino sono alcuni dei luoghi simbolo nei quali si è tenuto il Forum alternativo prima di approdare, nel 2009 e poi lo scorso anno, in quel di Cernobbio: città oltremodo iconica proprio per la contiguità logistica con l’incontro Ambrosetti.

Mai un problema di sicurezza; mai episodi di violenza; nessun indizio di disordine pubblico. Piuttosto, indicatori di un’assise ricca di pensiero, di proposta, di impegno e mobilitazione di una società civile organizzata e di una cittadinanza individuale preoccupata di un futuro che, a Villa d’Este, viene invece proiettato alla luce della massimizzazione del profitto e disegnato dagli artisti della finanza speculativa.

Eppure, con grandissima sorpresa, quest’anno Comune, Prefetto e Questore hanno vietato l’utilizzo della consuetudinaria sala comunale per lo svolgimento de L’Altra-Cernobbio. Il perché: “problemi di ordine pubblico”. L’ipocrita affermazione pronunciata in Aula dal Ministro Piantedosi, in risposta al Question time dell’onorevole De Cristofaro di AVS, per la quale si sarebbe impegnato personalmente nella ricerca con il Comune lariano di un’alternativa, si è tradotta nell’offerta di una sala da 30 posti, ovviamente del tutto inadeguata alla partecipazione registrata nelle edizioni precedenti. Piuttosto, sale un certo olezzo dalla strana coincidenza delle missive di diniego del Comune e del “Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza di Como” al quale hanno partecipato Prefetto e Questore, entrambe recapitate agli organizzatori in data 21 luglio.

Le due iniziative hanno sempre convissuto senza alcun problema di sicurezza o di ordine pubblico; con una contrapposizione di idee e di pensiero utile alla democrazia; manifestando alternative progettualità dello sviluppo nostro e globale; proponendo scenari forieri di dibattito e confronto, mai superflui; mettendo in risalto la volontà di partecipazione ai destini comuni e l’impegno per il bene comune di cittadini tutelati da una Costituzione, tutt’ora e fino a prova contraria ancora in vigore, che prevede il diritto d’espressione (art, 21) e, se non sufficiente, il diritto di riunione (art 17) che un Comune, in quanto organo dell’ordinamento statale del nostro Paese, è tenuto a favorire.

In assenza di motivazioni serie e comprovabili, sarà difficile smentire le interpretazioni di questa notizia dettate dalla convinzione di come, ancora una volta, abbiano la meglio i potentati, il denaro, la notorietà, l’apparenza e l’immagine.

Da che mondo e mondo, o perlomeno dalla mia esperienza, i problemi di ordine pubblico si sono sempre verificati in reazione al potere arrogante, a fronte di intolleranze e divieti o di interdizioni piovute sulla libera manifestazione di opinioni diverse. Le minoritarie frange violente e integraliste, infiltratesi a rovina e discredito di un movimento di società civile responsabile e propositivo, hanno sempre approfittato di intransigenze e decisioni pregiudiziali paradossalmente, o strumentalmente, servite loro “su un piatto d’argento” in alcune circostanze.

Sbilanciamoci ha deciso di spostare la sede de L’Altra-Cernobbio 2023 in quel di Rebbio. Nello “Spazio Gloria”, gestito dal Circolo ARCI Xanadù, esperti, professionisti e attivisti della società civile si riuniranno nei giorni 1-2 settembre per parlare di “La Strada maestra: Ambiente, diritti, lavoro, pace.

Invitare una rappresentanza della Campagna a Villa d’Este, sarebbe un gesto nobile, dissipatore dei dubbi ingenerati dall’infausta decisione e di sincera valorizzazione del tanto strumentalmente lodato “Terzo Settore”. Sarebbe per Ambrosetti e “compagni” l’occasione per dimostrare la fondatezza della mission declamata di avere a cuore il bene del Paese. Tutto il Paese. Non solo chi beneficia di partecipazioni di diritto, di inviti di convenienza o si può permettere un esclusivo passaggio in quel di Villa d’Este.

Iscriviti alla newsletter

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *