Missione del Governo in Libia, ma Riccardi resta a casa

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Il Primo Ministro Mario Monti è in queste ore in Libia con una delegazione governativa nella quale brilla l’assenza del MInistro per la Cooperazione e l’integrazione Andrea Riccardi. L’obiettivo della missione del nuovo Governo è quello di rinsaldare le relazioni “di amicizia” con i nostri vicini di casa all’indomani dell’insediamento dei due esecutivi che, seppur per motivi ed in situazioni del tutto diversi, si sono quasi contemporaneamente insediati sulle due sponde del Mediterraneo. Cooperazione, interventi e accordi commericali e flussi migratori sono , come facile intuire, le questioni priroritarie dell’agenda di questa visita. Proprio per questo stupisce non poco la decisione assunta da Monti di escludere dalla delegazinoe governativa italiana il Ministro per la Cooperazione e l’Integrazione Andrea Riccardi. Chi accompagna infatti il Premier sono solamente il Ministro degli Affari Esteri Terzi di Sant’Agata e quello della Difesa Di Paola.

Le polomiche e le dispute delle ultime settimane per l’attribuzione di deleghe precise al Ministro Riccardi, sino ad oggi concretizzatesi in quelle per la famiglia, il servizio civile, le adozioni e le tossicodipendenze, sembrano confermare le difficoltà a riempire di contenuti, margini di manovra, autonomia gestionale e risorse ciò che sembra sempre più assumere i tratti di un prestigioso “bigletto da visita” e niente più.

I commenti e le reazioni positive espresse da tutti all’indomani della nomoina di Riccardi iniziano a scontare la disillusione per ciò che rischia di trasformarsi nell’ennesimo bluff circa l’attenzione riservata alla cooperazione internazionale e all’intergazione degli stranieri da parte del governo in carica.

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