I bisogni del cittadino prima di ideologie e pregiudizi

Lodi: 61 comuni e 59 Enti di Terzo settore, con gestione affidata all’Ufficio di Piano dell’Ambito territoriale di Lodi, offrono uno strumento semplice e di immediata consultazione ai cittadini in cerca di casa, lavoro, cure sanitarie, cibo, assistenza, ma anche opportunità di partecipazione, luoghi di conciliazione.

Una piattaforma online, chiamata ­“Bacheca digitale”, ha permesso agli Enti pubblici e del Terzo Settore di costruire insieme un welfare territoriale ed è riuscita a mettere in rete cittadini e servizi che fino a quel momento faticavano a comunicare. I risultati di questa buona pratica di Amministrazione condivisa sono eloquenti: 33mila visualizzazioni da gennaio a giugno di quest’anno e ben 2mila accessi di cittadini che hanno usufruito di questo servizio tanto semplice quanto innovativo.

Comuni diversi per dimensioni e strutturazione; Amministrazioni comunali con diversi orientamenti e maggioranze politiche; Enti di Terzo settore con constituency, vocazioni e servizi dei più svariati: quando i pregiudizi e i retaggi ideologici vengono superati dalla comune volontà di servire la comunità e il territorio; quando il bene comune sovrasta per importanza e urgenza gli interessi particolari è possibile innescare quella sinergia e praticare quel buon governo che mettono la risposta alle esigenze dei cittadini al primo posto delle priorità di azione e i bisogni primari di quelli più fragili e svantaggiati in cima alle preoccupazioni degli amministratori.

Con un solo “clic” dalla pagina iniziale dell’Ufficio, il cittadino può accedere alla Bacheca digitale e, con una semplice selezione del filtro di ricerca, sapere ad esempio dove si trovano gli sportelli d’ascolto più vicini per richiedere un sostegno per la spesa, o le informazioni su come ottenere i sostegni economici messi a disposizione dallo Stato, o ancora essere informato sui supporti al reddito, sui bonus e fino a come conseguire le borse di studio disponibili. Un’attenzione particolare viene rivolta alle donne e ai giovani, tra le categorie sociali più colpite negli ultimi anni: al suo interno si possono individuare facilmente i numeri dei consultori e degli uffici per la casa, ed è possibile orientarsi tra le opportunità di tirocinio e formazione.

Gli Enti di terzo Settore, grazie ad un accesso libero alla piattaforma a fronte di una altrettanto semplice registrazione sul sito, possono costantemente mantenere aggiornata la loro offerta di servizi e opportunità per i cittadini.

Il tutto supportato da un software di geolocalizzazione, tipo quelli tanto in voga per la ricerca dei parcheggi nelle città, che istantaneamente fornisce le informazioni e i riferimenti utili per entrare in contatto con l’erogatore del servizio ricercato.

Il prossimo obiettivo della Bacheca? Portare a conoscenza delle imprese del territorio le opportunità di welfare aziendale, ulteriore e attuale frontiera di collaborazione tra realtà profit e enti not-for-profit ormai consolidata da esperienze e casistiche di tutto rispetto, che dimostra come gli obiettivi della produttività e della crescita siano tutt’altro che confinabili all’interno di una tecnologia sviluppata prescindendo dalle relazioni interpersonali, dalla dimensione umana e dal diritto al buon vivere dei lavoratori.

L’ Amministrazione condivisa, non mi stancherò mai di affermarlo, è tutt’altro che proposta vaga e teorica. Piuttosto, un metodo flessibile e adattabile ai diversi contesti; fondato sul presupposto che la condivisione delle scelte e la compartecipazione dei processi decisionali tra portatori di interesse consegue risultati di maggiore efficacia ed efficienza rispetto alla lettura unilaterale dei bisogni, alle interpretazioni soggettive, alla presunzione della pur comprovata competenza, alla supponente convinzione di rappresentanza del territorio.

Non da ultimo, un’occasione di rigenerazione di una società civile attiva stanca e disillusa dalle consultazioni preconfezionate o formali su decisioni prese altrove, da altri, in altri luoghi e in tempi diversi; un tentativo, forse tra gli ultimi possibili, di risaldare lo iato creatosi tra cittadino ed “eletti”.

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