WEF – Davos: urge cambio di rotta

All’apertura del World Economic Forum di Davos, l’Organizzazione Internazionale per i l Lavoro – OIL, ammonisce duramente i grandi dell’economia mondiale: la ripresa economica c’è; forse, addirittura, potrebbe essere più veloce del previsto, ma completamente disconnessa dalla economia reale.

Con il suo “Global Employment Trends 2014: The risk of a jobless recovery” la OIL denuncia come l’attuale uscita dalla crisi economica che ha attanagliato il mondo intero negli ultimo anni non sta provocando aumento dell’occupazione. Al contrario, il numero dei disoccupati in molti Paesi resta costante, quando addirittura non aumenta.

Le imprese, rileva la OIL, hanno investito nell’acquisto di azioni e hanno giocato i loro capitali sulle operazioni finanziarie e nei mercati borsistici globali piuttosto che reinvestire nelle loro attività produttive e a favore di migliori e maggiori opportunità di lavoro nelle rispettive economie nazionali. Ovvia conseguenza, una ulteriore concentrazione dei guadagni nelle mani di pochi soggetti e un aggravamento dei costi della crisi economica e della attuale ripresa sui lavoratori e sui ceti sociali più deboli. La stessa Organizzazione arriva a paventare il rischio che la ripresa in corso, in quanto fondata su rendite finanziarie e non sull’economia reale e produttiva, possa essere al quanto effimera. Ciò, sia per la possibile insorgenza di nuove “bolle” finanziarie, sia per l’indisponibilità di redditi adeguati nella gran parte della popolazione a spingere una ripresa dei consumi.

L’auspicio di tutti è che le giornate del World Economic Forum siano foriere di un’inversione di rotta deciso e brusco, prima che l’aumento della forbice tra ricchezza e povertà si dilati ulteriormente trasformandosi in nuove gravi crisi sociali.

(articolo pubblicato su Repubblica.it)

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