salvaguardia ambiente

G7 ambiente - chi si accontenta gode ..... così così
Lunedì e martedì scorsi si è tenuto nella favolosa Reggia di Venaria l’incontro dei Ministri dell’Ambiente dei 7 Paesi più industrializzati del mondo ospitato dal Governo italiano nelle vesti di presidente di turno del “G7” per il 2024. I problemi e le questioni sul tavolo, facile pensare anche per i meno informati, hanno una portata inimmaginabile per noi tutti in considerazione della straordinaria valenza e delle conseguenze determinanti che hanno ambiente, clima, energia e biodiversità sul futuro del nostro pianeta. Per più di dieci anni ho partecipato di persona agli

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“Eco-vandali”? Per l'ONU sono "Difensori dei diritti umani e ambientali"
Il Relatore Speciale delle Nazioni Unite sui Difensori dell’Ambiente ha pubblicato il suo Rapporto con il quale, senza mezzi termini, mette sotto accusa le misure adottate dai Governi europei nei confronti dei cosiddetti “eco-vandali”. L’argomento, mi rendo conto, è di quelli scottanti. Per questo merita qualche riflessione in più per non incorrere nella strumentalizzazione operata da taluni politici e mezzi di informazione e nelle semplificazioni indotte ad arte nell’opinione pubblica.    Michel Forst, questo il nome dello “UN Special Rapporteur on Environmental Defenders under the Aarhus Convention”, si era già

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Tutela dell'ambiente e della salute: crederci funziona!
Con una storica sentenza dello scorso 14 agosto, la First Judicial District Court del Montana (USA) ha riconosciuto che l’Atto con il quale il Governo nazionale non ritiene di prendere in considerazione l’impatto sul clima dei progetti energetici, in coerenza con quanto previsto in materia dalla costituzione dello Stato “viola il diritto ad un ambiente pulito e salubre”. Questo pronunciamento della Corte distrettuale è giunto a conclusione del processo, conosciuto come “Held vs. Montana”, intentato dalla organizzazione di giovani ambientalisti locali “Our Children’s Trust”, nei confronti dello Stato del Montana

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Dal 15 maggio l'Italia è in debito con il pianeta
Per l’Italia il 15 maggio, come nel 2022, è coinciso con l’“Over Shoot Day”, ovvero, e utilizzando la terminologia scientifica, la data alla quale l’impronta ecologica inizia a superare la biocapacità. In altri termini, secondo i dati del Global Footprint Network, la data del 15 maggio è stata per il nostro sistema Paese quella a partire dalla quale il consumo di risorse ha iniziato a superare le disponibilità del nostro ecosistema nazionale, andando ad erodere le riserve del pianeta, perché non in grado di rigenerarle alla medesima velocità dei consumi.

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Auto elettriche: non basta! (2° puntata)
La denuncia di Survival International non lascia scampo: un intero popolo, nella migliore delle ipotesi, sarà costretto a lasciare le proprie terre ancestrali in nome della estrazione del nichel necessario alla produzione delle batterie delle auto elettriche. Il caso denunciato dalla ONG internazionale è quello del popolo Hongana Manyawa da sempre residente nell’isola di Halmahera situata nell’arcipelago indonesiano. La mortale congiunzione degli interessi del governo indonesiano con quelli delle industrie produttrici di autovetture, in primis la tanto elogiata Tesla, mette a rischio l’habitat di questa popolazione che, improvvisamente, si trova

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Consumo di suolo naturale: disastro italiano, ma successo comasco
Sono stati ben 70 i Km quadrati sottratti al suolo naturale nel corso del 2021 per lasciare spazio alle cementificazioni industriali e residenziali. Per tentare una visualizzazione, si potrebbe dire che trattasi di una quantità pari alla superficie di 70 campi da calcio cementificati ogni giorno per l’intero anno. (Rapporto ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientali) Con questo dato in continua crescita, il nostro Paese si colloca al di sopra della media UE che calcola un 4.9% di suolo occupato artificialmente contro il 7.13% dell’Italia

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