giustizia economica
All’insegna dello slogan “proud to pay more”, 260 miliardari, nel pieno svolgimento del Forum Economico Mondiale di Davos (WEF) che annualmente riunisce il gotha dell’economia, della finanza e dell’imprenditoria mondiale, hanno reiterato la richiesta ai governi di aumentare le tasse sulle (loro) grandi ricchezze. La notizia ha dell’incredibile per i suoi contenuti, come per il cartello dei promotori di questa iniziativa. Il tutto prende il via dopo l’emergenza COVID quando, nel 2020 e su iniziativa della ONG OXFAM international, alcuni super ricchi, sollecitati dagli sconvolgenti dati del Rapporto annualmente pubblicato
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I dati economici di un Paese, sono tra gli argomenti privilegiati nella comunicazione politica e tra i numeri più facilmente da essa strumentalizzabili. In particolare, se l’estrapolazione parziale e funzionale di alcuni di essi viene condotta a giustificatoria di analisi e soluzioni utili ad incrementare il consenso di un determinato agire politico. “Tutti hanno ragione e tutti hanno torto”. La percezione e il giudizio degli italiani, assillati da crescenti problemi quotidiani che privano, anche chi volesse farlo, del tempo e delle competenze per sostanziare una valutazione autonoma, è quella sintetizzata
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La salviniana, tragica proposta di una “grande e definitiva pace fiscale” è messa in ridicolo dal dato reso pubblico dall’Agenzia delle Entrate secondo la quale, nel solo 2022 si sono recuperati 20,2 miliardi di Euro di tasse dovute allo Stato. A dichiararlo è stato il Direttore dell’Agenzia Ernesto Maria Ruffini nel corso del convegno “Facciamo semplice l’Italia”, tenutosi a Roma domenica 16 luglio, dove ha anche riconosciuto come questo recupero dell’evasione sia stato “il più importante risultato di sempre”; semplicemente ottenuto con operazioni di ordinario controllo. Operazioni, va sottolineato, effettuate
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Lo scorso 9 maggio, Greenpeace Italia, ReCommon ed alcuni privati cittadini hanno intentato una causa civile nei confronti di ENI. La denuncia: “danni subiti e futuri, in sede patrimoniale e non, derivanti dai cambiamenti climatici a cui Eni ha significativamente contribuito con la sua condotta negli ultimi decenni, pur essendone consapevole”. Insieme al colosso petrolifero, le due realtà di società civile hanno trascinato a giudizio del Tribunale di Roma anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Cassa Depositi e Prestiti in quanto azionisti che esercitano un’influenza dominante sulla
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Dall’inizio del 2023, quattro mesi di indagini della Guardia di Finanza hanno scovato In Italia 1.936 evasori totali (ovvero imprese e lavoratori autonomi completamente sconosciuti all’Agenzia delle Entrate), 9.495 lavoratori “in nero”, 3.726 persone incriminate per reati tributari e 360 evasori internazionali (cioè intestatari di immobili fittizi e capitali all’estero). La stima dei danni economici provocati da questo coacervo di furbetti è un tesoretto che ammonta ad oltre 600 milioni di Euro. Le ulteriori indagini condotte sui cosiddetti crediti agevolati per l’edilizia, i “Bonus” di vario genere, hanno portato a
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Con una decisione storica per il mondo del Terzo Settore, lo scorso 18 aprile l’Assemblea delle Nazioni Unite ha ufficialmente riconosciuto l’Economia Sociale e Solidale (ESS) come uno strumento tra quelli fondamentali per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Per questo, la stessa Assemblea invita i 187 Stati membri a incoraggiare, sostenere e adottare politiche promozionali di questa pratica e dei soggetti operanti nella ESS. L’adozione di questa Risoluzione, avvallata anche dal Governo italiano, rivoluziona profondamente la cultura del lavoro e del mercato sino ad oggi egemone sullo
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