guerra

Conflitto in Medio Oriente: serve un Tribunale speciale come per il Rwanda
Il diffuso utilizzo dell’accusa di genocidio rivolta al Governo Netanyahu per quanto messo in atto nei confronti del popolo palestinese, riporta - oggi in modo particolare - a quanto accaduto esattamente 30 anni orsono in terra d’Africa. Alle ore 20.20 di quel lontano 6 aprile 1994, un missile colpisce il Falcon che trasportava il Presidente della Repubblica rwandese e quello del confinante Burundi, entrambi di ritorno da un Conferenza per la pace tenutasi ad Arusha in Tanzania. Poche ore dopo, come una bomba ad orologeria innescata da lunghissimo tempo, inizia

Leggi tutto »
Che la memoria non ci difetti
24 marzo 1980: il giorno dopo la domenica delle palme di 44 anni fa una decapottabile rossa si ferma davanti alla cappella della Divina Provvidenza a San Salvador; Monsignor Romero sta celebrando la Messa; spunta un fucile dal finestrino posteriore; un solo colpo; al cuore. Romero crolla ai piedi dell’altare. Il sicario può incassare i 114 dollari di ricompensa. Nonostante il diritto canonico riconosca inequivocabilmente “martire” – quindi “santo” – chi viene giustiziato nell’atto di celebrare un sacramento, ci vorranno 35 anni di manifestazioni della società civile di tutto il

Leggi tutto »
Le ONG ottengono un primo stop alle armi robotizzate
La “Risoluzione L56” approvata dall’ONU lo scorso 12 ottobre passerà alla storia. Con essa, infatti, le Nazioni Unite hanno optato per il varo di una normativa internazionale che regoli, quindi per il momento sospenda, l’impiego di armi robotizzate sui campi di battaglia. Dopo l’introduzione dei droni, inizialmente pensati come apparecchiature da ricognizione in aree di conflitto senza mettere a rischio l’incolumità dei piloti, ma poi sempre più utilizzati per azioni offensive, gli scienziati di guerra hanno messo a punto una vasta gamma di armamenti robotizzati raggruppati sotto la dicitura internazionale

Leggi tutto »
Riconoscere agli altri quello che si è conquistato per sé
Riporto l'intervento sulla Newsletter BUONE NOTIZIE del Corriere della Sera del 9 ottobre 2023 di Ignazio De Francesco, monaco della comunità "Piccola Famiglia dell'Annunziata" in Palestina - villaggio di Ain Arik - fondata da Giuseppe Dossetti. "La quiete notturna del piccolo villaggio palestinese dove vivo è rotta improvvisamente da cupi echi di guerra. Stiamo recitando Compieta, l’ultimo atto dell’ufficio monastico, nel quale si canta il Salmo 119/118, che si chiude con un grido d’aiuto: «Come pecora smarrita vado errando; cerca il tuo servo, perché non dimentico i tuoi comandamenti». Il

Leggi tutto »
Bombe a grappolo e inaccettabili balbettii
Ormai è ufficialmente ammesso: le bombe a grappolo (cluster bomb) sono utilizzate anche nella guerra russo-ucraina. Se sino ad oggi l’utilizzo di questi micidiali strumenti di morte rimaneva nel dubbio, peraltro alquanto fondato visti i precedenti dimostrabili sugli altri scenari di guerra in giro per il mondo, dall’inizio di questo mese di luglio la notizia è divenuta ufficiale. A partire dall’Amministrazione Biden che conferma le forniture da parte degli USA delle cluster bomb all’esercito ucraino: una “decisione molto difficile” secondo il Presidente USA, ma necessaria perché “a corto di munizioni

Leggi tutto »
Don Matteo: l’amico che ce la può fare
L’incarico di mediazione tra Mosca e Kiev che Papa Francesco ha voluto affidare al Cardinale Matteo Maria Zuppi, oggi Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, riapre una concreta possibilità che il dialogo e la soluzione pacifica possano fare breccia nella crisi russo-ucraina. L’accettazione da entrambe le parti belligeranti di valutare le proposte che la Santa Sede vorrà mettere sul tavolo per porre fine alla guerra in atto consolida la speranza di poter interrompere lo scenario di morte nel quale da 15 mesi vivono le due popolazioni. Di

Leggi tutto »