Governo 5 stelle ?

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Presentare la squadra di governo prima delle elezioni, va riconosciuto può essere un nuovo modo di fare interessante. Proporsi agli elettori con il massimo della trasparenza è intenzione meritoria. Ciò che al contrario mi provoca qualche perplessità è una valutazione nel merito.

La professionalità e la competenza sono qualità imprescindibili per assumere una responsabilità di governo del Paese: è una conditio sine qua non.

I danni e l’inefficacia dei troppi casi in cui sono stati premiati con poltrone governative emeriti incompetenti sono, purtroppo, da tutti noi conosciuti. Lo abbiamo tutti imparato a nostre spese con i Governi di ogni colore, compreso l’attuale.


Ma il problema è se competenza e professionalità siano anche condizioni sufficienti per svolgere al meglio la gestione di un dicastero di un Paese come l’Italia.

Sinceramente credo proprio di no. Essere docente in una Università italiana e scrivere sulla prestigiosa rivista Limes, non necessariamente implica la capacità di svolgere una funzione chiave come quella di Ministro degli Affari Esteri. Essere un bravo imprenditore non necessariamente implica saper occuparsi del bene comune della produttività di tutto il Paese. Aver pubblicato molti libri, non sempre comporta saper anche trovare le migliori soluzioni per l’applicazione delle teorie elaborate nella realtà complessa del governo di un Paese.

Esercitare una funzione di governo richiede anche capacità ed esperienza gestionale; necessita di capacità negoziale; implica la difficile mediazione tra le proprie utopie e la concretezza della governance.


Profeti e Re, fin dalla saggezza biblica, sono ruoli interdipendenti, ma altrettanto distinti. Troppe volte abbiamo constatato e subito i disastri fatti da profeti messi al governo e di re senza profezia.
Nel segreto dell’urna, credo utile valutare anche questo.

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