Dirittti Umani per tutti

Il giorno della celebrazione della Giornata Mondiale per i Diritti Umani, indetta dalle Nazioni Unite il 10 dicembre di ogni anno, l’America ed il mondo intero sono state scosse dalla pubblicazione del Rapporto della “Commissione intelligence” del Senato statunitense sulle brutali torture praticate da agenti della CIA dopo l’attacco alle Torri Gemelle del 11 settembre 2001.

Il Rapporto di 480 pagine, tratte dal voluminoso dossier di oltre 6.000 pagine nelle quali si sono raccolte le prove e le testimonianze delle brutali tecniche di interrogatorio e delle sevizie utilizzate sui prigionieri ritenuti leader delle organizzazioni criminali facenti capo ad “al Qaeda”, riporta circostanze e pratiche a dir poco raccapriccianti che vanno ben oltre le cosiddette “enhanced interrogation techniques”, ovvero quelle tecniche “avanzate” di interrogatorio ammesse dall’allora Presidente G.W. Bush, poi interdette già nel primo anno di presidenza Obama. Come se ciò non bastasse, il rapporto denuncia come in un caso su cinque sia stato riscontrato uno scambio di persona, cioè si sono torturate persone che poco o nulla avevano a che spartire con i capi di al Qaeda.

Ovvio che il timore di ritorsioni su cittadini americani e più in generale su tutto l’Occidente possa avere fondamento: ad analoga brutalità, lo abbiamo visto ancora in queste ultime settimane, ricorrono anche le organizzazioni criminali del terrorismo internazionale. Tuttavia, riteniamo inaccettabile e vergognoso  il tentativo di insabbiamento perpetrato dall’opposizione repubblicana proprio facendo leva sulla pericolosità della pubblicazione del Rapporto per la sicurezza dei cittadini americani. Fortunatamente, come noto, la determinazione della presidente della Commissione di indagine senatoriale, la democratica  Dianne Feinstein, e il coraggio del Presidente Obama che ne ha autorizzato la diffusione hanno impedito che di nuovo le prove delle violazioni dei più fondamentali diritti delle persone nelle carceri speciali gestite dagli Stati Uniti d’America.

I diritti umani sono la pietra d’angolo di ogni convivenza e le democrazie cosiddette avanzate dovrebbe costituire esempi eloquenti di una architettura istituzionale e civile fondata su di essi. La promozione, la tutela e la salvaguardia dei diritti di ogni e di tutte le persone sono, come riconosciuto dalla comunità internazionale già nella Carta costitutiva delle Nazioni Unite, l’unica via per garantire pace e sicurezza al mondo. Ogni scelta e tutte le pratiche che da questi principi si discostano costituiscono un attacco e una seria minaccia per la convivenza pacifica dell’umanità. Da qualunque parte esse siano intraprese, a prescindere dall’obiettivo al quale esse tendono e al di la di qualsiasi motivazione proposta a loro giustificazione. Dio non voglia che la spirale della inutile violenza e della brutale logica dell’occhio per occhio dente per dente sia ancora una volta alimentata da questi ennesimi atti criminali questa volta imputabili ad un Paese che si pone a modello delle più avanzate forme di civiltà e di “progresso”.

Iscriviti alla newsletter