Fame e speculazioni: un passo avanti

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Bnp- Paribas e Barclays, due tra le maggoiri banche internazionali, hanno annunciato l’intenzione di ridurre le loro operazioni in “future” sui prodotti agroalimentari: un primo piccolo passo, ma significativo anche dell’efficacia delle azioni di pressione esercitate negli ultimi anni da numerosissime Organizzazioni di società civile.

L’annuncio è stato dato dal portavoce della Bnp-Paribas dichiarando chiuse le sottoscrizioni a Parvest World Agricultural Fund e Easy ETF Ultra light Energy fund, due dei fondi gestiti da Bnp contenenti notevoli quantità di prodotti agricoli. Le pressioni in questo caso di OXFAM France hanno prodotto quetso lusinghiero risultato, ma soprattutto dimostrato che, come per altre questioni considerate dei veri e propri tabù dalla finanza internazionale e dai decisori politici, si può ottenere una maggior responsabilità operativa degli operatori finanziari senza per questo pregiudicare le loro attività.

L’esempio deve essere seguito e provocare un effetto valanga, anche in Italia. Quale migliore occasione della vigilia elettorale? Il nuovo Parlamento potrebbe assumere l’obiettivo di regolamentare i mercati finanziari, soprattutto proibendo le speculazioni sulle derrate alimentari che sono una delle principali cause della fame nel mondo, sfruttando l’occasione dell’applicazione della direttiva della UE emanata nei giorni scorsi in materia di Tassa sulle Transazioni Finanziarie.

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