Siria: il potere di veto che uccide

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Ancora una volta, la persistenza di una norma anacronistica, ingiusta e deleteria permette che il tiranno di turno – nel caso il Presidente siriano Assad – massacri il suo popolo senza che la comunità internazionale possa impedirlo e punirlo. La norma alla quale facciamo riferimento, ovviamente, è il potere di veto riservato alle 5 potenze che siedono in permanenza al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite grazie al loro status di vincitrici del secondo conflitto mondiale acquisito nel lontanissimo 1945. In nome di ciò, USA, Cina, Russia,  Francia e Regno Unito in questi decenni hanno fatto valere per quasi 300 volte  i loro interessi nazionali e geo politici bloccando decisioni e azioni che la comunità internazionale riteneva necessarie per intervenire in situazioni di crisi e di violazione dei diritti umani individuali e collettivi.

Anche in questi giorni, le Nazioni Unite sono impedite a prendere le dovute drastiche misure nei confronti del governo siriano per l’opposizione manifestata in Consiglio di Sicurezza questa volta da Cina e Russia. La mediazione di Kofi Anna, inviato speciale del Segretario Generale ONU a Damasco, è stata da un alto violata dal presidente Assaad e, dall’altro, resa inutile dal veto esercitato dalle due potenze ex comuniste detentrici di ingenti quanto noti interessi con il regime di Assad.

Intanto la popolazione siriana sta subendo un vero e proprio massacro continuamente perpetrato ogniqualvolta scende in piazza per chiedere democrazia e pace. Sono ormai migliaia le vittime dei fucili e dei cannoni dell’esercito siriano e ancora inestimabili le persone costrette a fuggire dalle loro abitazioni. E mentre a New York si discute del possesso delle armi chimiche e dei cavilli diplomatici per aggirare il veto imposto da Cina e Russia, la situazione degrada senza che nessuno possa fare nulla.

Oggi è toccato ai Siriani, ieri ai Palestinesi piuttosto che ai Somali o agli Haitiani o agli stessi cinesi. Domani chissà: sino a quando i destini del mondo risponderanno agli interessi di parte, potrebbe capitare a tutti. La riforma delle Nazioni Unite si impone con urgenza: lo chiedono in molti dalla Santa Sede alle organizzazioni di società civile mondiale.

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