Senza nuova politica siamo un Paese da “terzo mondo”

Non sempre con evidenza sui media nazionali, ogni anno diverse associazioni ed agenzie internazionali rendono note classifiche e graduatorie sullo stato del mondo. In esse, a seconda dei settori di interesse, si possono trovare i posizionamenti assegnati ai vari Paesi. Italia compresa. Essendo realtà non accusabili di compromissione né di interessi negli affari e nelle beghe di casa nostra, ed utilizzando criteri ed indicatori  trasparentemente pubblicati a margine dei rapporti, si possono considerare come oggettive. Ad esempio, il Social Watch – rapporto compilato annualmente da una coalizione di ONG del Nord e del Sud del mondo (www.socialwatch.org) – stila una graduatoria sullo stato dello sviluppo economico e sociale Paese per Paese visto con le lenti delle rispettive società civili. Tra questi, anche il rapporto sulla libertà di stampa redatto da “Freedom House” (www.freedomhouse.org)  e quello di “Trasparency International” sulla corruzione (www.trasparency.org). Il primo reso pubblico prima dell’estate, l’altro il 26 ottobre u.s. . La lettura dei dati relativi all’Italia in essi riportati sono di grande preoccupazione. Il nostro Paese risulta essere 72° in materia di libertà di stampa – in compagnia della Repubblica Democratica del Congo – e 67° per quanto attiene i livelli di corruzione. Dietro ad un altro Stato africano come il Rwanda. Con una magistratura che in Italia ha definitivamente dimostrato la connivenza e, in alcuni casi la complicità, dei nostri dirigenti politici con il malaffare e la concupiscenza e con un’opinione pubblica vergognosamente indignata del discredito della dignità di noi italiani ormai calpestata dai comportamenti indecorosi di chi dovrebbe rappresentarci in patria e all’estero, si impone un rinnovo della classe politica e dirigenziale del nostro Paese. Vogliamo un Paese pulito rappresentato e governato da persone pulite. Come la maggioranza degli italiani che faticano quotidianamente per costruire un futuro migliore per se e per i loro figli.

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