La cultura è fondamentale per ogni sviluppo

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Lo scorso 12 giugno al Palazzo di vetro di New York e per inziativa del Presidente dell’Asssemblea Generale delle Nazioni Unite Vuk Jeremy si è tenuto un dibatito di alto livello sul tema “Cultura e Sviluppo”. Troppo spesso sottovalutata come marginale, la dimensione culturale dello sviluppo riveste al contrario un ruolo fondamentale per garantire la sostenibilità e l’adeguatezza di ogni intervento e di ogni programma di sviluppo.

Per questo, ora che si infervora il dibattito sull’agenda post 2015, quando cioè scadranno non raggiunti gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs), diventa di fondamentale importanza che i diritti culturali e la considerazione dell’impatto della cultura sullo sviluppo siano presi nella dovuta considerazione nei “nuovi” obiettivi che la comunità internazionale dovrà definire per il periodo 2015 – 2030.

In quest’ottica, l’intervento prima del Presidente Jeremy e a seguire del Segretario Generale ONU Ban Ki Moon e della Direttrice Generale UNESCO Irina Bokova hanno giustamente insistito nel sensibilizzare i Membri dell’Assemblea Generale. Un atteggiamento condiviso anche dall’Amministratore UNDP Helen Clark che nel suo intervento ha sottolineato come “essendo la cultura vitale per chi noi siamo, essa è un aspetto vitale dello sviluppo umano. E per vivere delle vite valide, le persone devono essere libere di scegliere la loro identità e di definire chi siano attraverso la loro cultura”.

D’accordo con Ban Ki Moon nel ribadire che ” non esiste un modello unico di sviluppo valido per tutti” le organizzazioni di società presenti al dibattito sperano ora che sia questa la strada che l’Assemblea Generale e i suoi Stati membri vorranno intraprendere nella definizione degli Obiettivi di Sivluppo del post 2015.

 

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