Italia non abbandoni profughi nordafricani

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Con oggi, 1 marzo, il Governo ha deciso la chiusura del progamma di accoglienza “Emergenza Nord Africa”, ovvero il programma varato in occasione della cosiddetta primavera araba con obiettivo il sostegno dei centri di accoglienza e delle assocaizioni, dei comuni e delle realtà impegnate nella accoglienza in Italia dei profughi di qeulle regioni. Così, 18 mila persone sino ad ora beneficiarie di questo programma, saranno invitate a “uscire” non dai centri allestiti, ma dal nostro Paese.

A nulla sono servite le pressioni degli otlre 200 comuni coinvolti, che d’ora in poi si troveranno ancora una volta a sopportare l’intero peso dei costi e degli impegni per garantire un soggiorno adeguato ai profughi nordafricani, né quelle delle associazioni che fin dal rpimo giorno hanno sussidiato le strutture pubbliche per affrontare l’emergenza. Il milardo e 300 mila Euro stanziati, pari a circa 46 Euro/giorno/profugo, saranno ridotti ad un “gettone” di 500 Euro/profugo che ognuno di loro potrà gestire per la propria “uscita”.

quella che sino a poche settimane fa sembrava essere la grande priorità di politica estera del Governo Monti, già sfuma verso l’ennesimo impeegno disatteso in nome di una crisi che tutto spazza via. Anche la tutela dei diritti umani di persone in fuga da situazioni di guerra e di conflitto.

L’invito alla mobilitazione lanciato a livello nazionale dalla Assoicaizone “Melting pot” per una proroga del Programma, la messa a disposizione di borse di studio e di fondi per l’inserimento al lavoro, il rilascio dei permessi di soggiorno per i profughi può contare su una significativa cifra di stanziamenti non spesi da alcune realtà italiane coinvolte.

Un invito da cogliere, da sostenere e da diffondere per che ancora ha a cuore il destino delle persone.

(aritolo pubblicato su Repubblica.it)

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