Al via il rito, stanco, del G8

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Oggi alle 12.45 si è aperto, con il pranzo di ricevimento offerto dal Presidente francese Sarkozy, il Vertice dei G8 edizione 2011. Ospitato dalla Francia nella cittadina di Deauville in Normandia, i leader degli otto Paesi che sino a pochi anni fa era il club esclusivo dei detentori di tre quarti della ricchezza mondiale, si sono ritrovati per discutere di un’agenda improntata alla continuità delle tematiche affrontate negli anni precedenti e all’affrontare alcuni grandi temi di attualità venuti alla ribalta negli ultimi mesi. Lo sforzo del Governo francese per confermare il senso di questo Vertice che vede sempre più sbiadire le aspettative e le attenzioni ad esso riservate dai media e dall’opinione pubblica, si poteva evincere già all’annuncio del calendario dei lavori. Innanzitutto per l’insistenza con la quale Sarkozy ha tenuto a precisare le diversità e la non sovrapposizione con il G20 – l’altro Summit annuale che in materia di economia, finanza e governance globali ha ormai assunto il ruolo di primo attore indiscusso – in secondo luogo per la fremente ricerca di qualche novità che potesse rilanciare un interesse per i lavori della due giorni di Deauville. Così, a fianco dei temi “tradizionali” quali la ripresa economica del post crisi, la “crescita verde” e l’innovazione in materia energetica, la sicurezza del nucleare nel dopo Fukushima, la pace e la sicurezza globali e la lotta al terrorismo, il partenariato con l’Africa e i programmi di lotta alle pandemie e alla fame, in Francia i capi degli otto Paesi più industrializzati dovranno discutere di “primavera araba”, del nuovo direttore del Fondo Monetario Internazionale dopo le dimissioni di Stauss-Kahn e, soprattutto, il ruolo di internet e della “rete” nel contesto attuale. Quest’ultimo, lanciato dalla presidenza francese come “il tema” di questo G8, è argomento al quale si è voluto addirittura dedicare una due giorni preparatoria di dibattito e discussione tra centinaia di esperti delle nuove tecnologie e, ovviamente, i maggiori dirigenti delle grandi società leader della Rete virtuale. La principale questione dibattuta: la proposta di Sarkozy di procedere con una maggior regolamentazione e controllo del traffico internet. Osteggiata anche dalla politica dell’amministrazione Obama da sempre più portata a lasciare la piena libertà di comunicazione negli strumenti informatici, la proposta francese che ha ovviamente incontrato anche la forte opposizione dei grandi gestori di internet, sarà discussa dai G8 nella seconda sessione pomeridiana del primo giorno di lavori.

Il “comuniqué” finale che domani sarà adottato dagli otto leader, tuttavia, sarà come d’abitudine un termometro importante per comprendere quanto ai grandi stanno a cuore i destini dei loro cittadini e in particolare degli ultimi e dei più poveri. Lo dovrebbero ricordare anche i media che in queste ore stanno seguendo il Vertice i quali, stando alla maggioranza delle notizie sin qui diffuse da Deuaville,  sembrano unicamente interessati agli abiti e alla linea della futura mamma Carla Bruni.

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