L’Italia si spende per ridurre le commissioni sulle rimesse dei migranti

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L’iniziativa “5×5” – ridurre al 5% I costi di trasferimento delle rimesse degli immigrati in cinque anni –  lanciata dal Governo italiano al Summit G8 de L’Aquila e’ stata oggetto di un evento speciale nel corso della prima giornata della Conferenza di Istanbul. Organizzato congiuntamente da Banca Mondiale insieme ai Governi italiano, francese australiano, del Benin e del Bangladesh, l’incontro e’ stato interessante occasione per mettere a punto alcune questioni, spesso oggetto di luoghi comuni e di disinformazione. A partire dai dati riguardanti I volume delle rimesse oggi censiti che, nonostante la crisi economica mondiale, sembrano “tenere”: nel 2010 ben 450 miliardi di dollari sono stati inviati dagli immigrati nei rispettivi Paesi di origine, registrando un incremento del 6% rispetto al 2009 . Un ammontare che per i Paesi Meno Avanzati costituisce in media il 4,5% del loro PIL totale sino a toccare punte massime del 25%.

Risulta immediatamente evidente che, oltre ad essere una cifra di gran lunga supeirore al totale degli Aiuti Pubblici allo Sviluppo che da anni stagnano attorno ai 100 miliardi, il flusso di denaro generato dai lavoratori migranti va assumendo proporzioni importanti per lo sviluppo dei Paesi poveri di loro provenienza. Ridurre di conseguenza le commissioni, spesso altissime e imposte in regime di oligopolio, imposte dalle compagnie di “money transfer” significa liberare ulteriori risorse investibili in attivita’ produttive, in acquisto di servizi e di beni, in formazione ed educazione dei figli, ecc.. Se il prossimo Summit francese dei G20 dovesse adottare la proposta italiana del 5×5, la Banca Mondiale stima per il 2014 un’ ulteriore disponibilita’ di 15 miliardi di dollari che sino ad oggi vanno a rimpinguare i bilanci delle societa’ di intermediazione.

L’Italia molto si e’ spesa in questa iniziativa anche nella veste di capofila del G8-G20, e gia’ ha ridotto le commissioni ad un promettente7,5%. Per questo ancora all’evento di Istanbul gli altri Paesi e la stessa Banca Mondiale ne hanno riconosciuto il ruolo propositivo e tenace. Dentro il panorama desolante di un Governo disattento a tutte le questioni inerenti gli Aiuti ai Paesi poveri, la promozione dell’iniziativa 5×5, l’organizzazione di un evento speciale a Istanbul e giocare il rulo di lead agency nei confronti della comunita’ internazionale sono tra le poche perle che ancora danno un po’ di risalto ad un Paese che, anche a Istanbul, abbiamo constatato essere la cenerentola commiserata da chi, nonostante i tempi difficili per tutti, continua ad investire nella cooperazione e, soprattutto, a mantenere gli impegni assunti nei confronti degli altri.

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